Dopo una lunga carriera  nell’ambito delle principali realtà finanziarie italiane, nel 2013 decide  di mettersi  in proprio e dedicarsii alle passioni che d’altro canto non aveva mai smesso di coltivare. La ricerca economica innanzitutto, ma anche l’impegno civile e sociale che lo  hanno portato nel 2016 ad essere nominato nel consiglio degli esperti economici di Palazzo Chigi. E’ stato tra i pionieri dell’approccio matematico alla finanza quantitativa con numerose pubblicazioni e citazioni sulle principali riviste internazionali di settore. La programmazione scientifica  è sempre stata la sua grande passione che ha portato anche in diverse iniziative nel mondo del Terzo Settore (una delle sue opere più consultate riguarda  è un’applicazione delle tecniche di geolocalizzazione per l’analisi economica del fenomeno del gioco d’azzardo). Per un economista, con inclinazioni matematiche, quello con la blockchain non poteva che essere un amore a prima vista. Sbocciato tre anni fa è dovuto maturare due anni prima di dare i suoi frutti concreti.  CreativitySafe è uno di questi. Ed è un esperimento bellissimo che consente di riannodare parecchi filoni di ricerca. Innanzitutto, il contesto che è quello della Economia della Conoscenza. Il fine che è quello di tutelare i diritti dei creativi e colmare lo squilibrio enorme nel rapporto di forze tra i singoli produttori e le grandi multinazionali del web. E, last but not least, la bellezza matematica dello strumento: la blockchain.

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